Ventisettesima edizione del Torneo Internazionale di Vienna, 3S Basket Cordenons alla settima partecipazione, con dieci gruppi diversi che in passato hanno avuto il piacere di assaporare in prima persona un’esperienza che non ha mai deluso i protagonisti principali. Motivazioni più che valide per prendere il mappamondo dei tornei giovanili, e scartare tutte le altre alternative, riproponendo quest’avventura, ad un gruppo (Under 13 e Under 14) che in parte aveva già vissuto il torneo nella passata stagione, con risultati straordinari fuori dal campo, prima ancora che dentro il perimetro di gioco.
Pronti via, e dopo qualche mese di preparazione siamo già sul pullman che ci porterà nella patria dei würstel, con le squadre Under 14 e Under 13 capeggiate da un trio delle meraviglie di rodata esperienza, alla scoperta del mondo cestistico-adolescenziale d’Europa.
Da buoni tradizionalisti, si dorme nella scuola di Schmelz, e la cena inaugurale con i nostri amici dell’Azzano Basket di coach Mack non può di certo mancare. Avere uno chef nello staff non poteva che portarci alla degustazione dei prodotti tipici locali, cosi, voltando le spalle alla dieta mediterranea, e nella speranza (sempre l’ultima a morire) che fosse d’aiuto ai ragazzi per guadagnare qualche chiletto e centimetro, abbiamo forse esagerato con fritti, canederli, e “delicatezze” viennesi.
Fortunatamente, dopo un principio da gita scolastica, giunge anche il momento di giocare, e l’esordio è vincente per entrambe le formazioni, con l’Under 13 che si impone 76-29 contro i tedeschi del Niederbayern, mentre l’Under 14 regola 38-16 i ragazzi di Mollersdorf. Giusto il tempo di gustarsi il pranzo al sacco preparato dall’organizzazione che dopo un’ora siamo nuovamente in campo, sempre col gruppo 2002, accusando l’unica sconfitta del primo girone di qualificazione, uscendo battuti nel punteggio ma non nel morale per 32-26 da Gottingeng.
La giornata è ancora lunga, così si sprinta a scuola a posare ed arieggiare gli attrezzi del mestiere, per poi provare un’autentica cena da “crucchi in vacanza”, spaghetti alla bolognese alle cinque e trequarti.
La passeggiata serale in centro, ci mostra il possibile talento che molti nostri atleti potrebbero avere come artisti di strada… Dopo un breve cenno storico di fronte a Hofburg e Mozart Cafe, si è deciso di comune accordo con i ragazzi che l’assalto a Schoenbrun e al suo labirinto sarebbero stati valutati in futuro, la principessa “Pussy” è salva anche per quest’anno…
Secondo giorno di gare ricco di risultati positivi, sia dentro che appena fuori dalle linee di gioco. Entrambe le formazioni si guadagnano la qualificazione alla fase successiva, con i 2003 che battono nell’ordine Virtus Padova/2, e Alba Berlino, mentre i 2002 superano agevolmente Dusseldorf e a loro volta Alba Berlino, in una splendida gara dall’andamento a elastico.
Foto di gruppo col Basket Ziar |
Appena terminata la gara, sono i ragazzi stessi a ricordarci per quale motivo avessimo scelto di partecipare a questo torneo, dalle mille opportunità e insegnamenti, spesso nascoste dietro ogni angolo. Così è stato in un mercoledì pomeriggio di apparente gioia esclusivamente baskettara, quando i ragazzi di Dusseldorf e Mollersdorf, sconfitti dai nostri rispettivamente 100-22 e 38-16, ci offrono una lezione di sportività che non ha prezzo. Nonostante le nostre affermazioni negli scontri diretti, i giovani teutonici si accomodano a bordo campo, e ci regalano un’ora di tifo, corretto, giovane e sentito, mentre giochiamo la partita decisiva contro l’Alba Berlino. Il minimo che potessimo fare era ricambiare il favore durante la loro gara a seguire, e l’immagine più bella è stata lo scambio di “cinque”, “pugnetti” e abbracci, come ringraziamento a fine gara. Ci è bastata un’occhiata tra adulti, per capire che forse avevamo già vinto un pezzo importante del torneo, senza coppe o medaglie, ma con un premio dal valore molto più prezioso.
Under 13 in campo, Under 14 sugli spalti |
L’evolversi della settimana è a ritmi vertiginosi, con l’Economy Rent capace di trovare protagonisti sempre nuovi in campo, cosicché anche nel secondo girone di qualificazione riusciamo a suddividere le fatiche per conquistare la vittoria. Bayreuth (sconfitto 58-40) e il Basket Ziar (vittoria per 44-38) si piegano alla maggior energia dei nostri. Conquistiamo così l’accesso ai sedicesimi di finale.
L’Ottica de Marco nel frattempo, si impone su un generoso Levski Sofia (sotto i cori festanti del gruppo 2002) per 100-37, ottenendo la qualificazione da imbattuta, risultato mai raggiunto da nessuna formazione cordenonese nelle precedenti edizioni.
Prater - Nascondiglio generale per sfuggire dalla caccia dei vigilanti |
Le fatiche accumulate da inizio torneo non scalfiscono il desiderio di giostre, cosi, in un tardo giovedì, 21 scalmanati invadono il Prater in notturna, senza conseguenza psicofisiche per nessuno, almeno apparentemente.
Arriva il giorno del gran ballo, e ancora non ci stiamo riferendo alla serata disco, ma il venerdì è tradizionalmente la giornata dei playoff, ovvero le gare secche, senza domani, chi vince continua a sognare, mentre chi perde esce dal torneo giocato.
Under 13 - Gioia ed euforia per il raggiungimento dei quarti |
I primi a calcare il campo sono gli Under 13 che contro i Vikings si impongono alla lunga per 46-29, superando l’ostacolo degli ottavi di finale, ed entrano tra le migliori otto formazioni del torneo. Letteralmente in fibrillazione per l’accaduto, i nostri eroi crollano nell’abbraccio di Morfeo sul ciglio di un parco alle 11 di mattina. Tempo di risvegliarsi dal torpore che la Virtus Padova/1 fa un sol boccone dei bianco-verdi, mostrando tutto il talento a disposizione, ma il 57-12 finale non scalfisce di una virgola il valore del nostro torneo, a maggior ragione se si pensa che i Virtussini, alzeranno il trofeo finale, senza subire patemi d’animo nelle due seguenti partite.
Mentre Pilutti e soci affrontavano Padova, l’Economy Rent tentava di superare lo scoglio dei sedicesimi di finale, affrontando il DBV Charlottenburg. La squadra tedesca si è mostrata coriacea nei primi due quarti tenendo viva la partita, ma troppo corta nelle rotazioni per restare in gioco sino alla fine (34-51). Nemmeno il tempo di esultare per la vittoria, che bisogna correre per le scale della Franklin (la scuola dove giochiamo, ha 3 palestre, su 3 piani diversi!!!!) per affrontare negli ottavi di finale il Basket Montebelluna: in un derby tutto triveneto,. All’ottava partita in quattro giorni, ma soprattutto alla seconda gara nel giro di un’ora, la sensazione che la benzina sia finita è lampante, i nostri avversari hanno fisicità, atletismo e talento da vendere, e a inizio ultimo quarto si involano a un tranquillo +17. Troppo facile arrendersi così; brutto e forse ingiusto uscire dal torneo subendo un’asfaltata, questi i pensieri, neanche troppo a bassa voce di una squadra che ha imparato a lottare e affrontare le difficoltà insieme. Inizia una rimonta lenta e inesorabile, che a due minuti dal termine ci vedeva inseguire di 6 punti con palla in mano, ma dopo aver scalato l’ennesima vetta, ci siamo dovuti arrendere all’avversario spesso più difficile da battere, la stanchezza, comunque consapevoli di averci provato per davvero.
Archiviata in fretta la delusione sportiva, i ragazzi hanno mostrato grande celerità e prontezza nel cambiarsi e prepararsi quando si tratta di…”disco”, i cui risultati non possono essere pubblicati nel pieno rispetto del segreto professionale.
L’epilogo della settimana è rappresentato dal sabato mattina, quando i visi stanchi dei ragazzi ci ricordano che raccogliere armi e bagagli (…non di tutti…) è l’ultimo atto prima abbassare la serranda sull’ennesima esperienza da 10 e lode.
Pallacanestro, libertà, indipendenza, confronto, relazioni, un minestrone che nessuno vorrebbe rifiutare, seduto alla tavolata delle opportunità. Siamo partiti con un trolley di conoscenze, rientriamo con una valigia formato famiglia di esperienze. Per riuscirci abbiamo dovuto intraprendere la strada del gioco di squadra, ognuno col suo mattoncino: le famiglie, la società, Paolo, necessario per rendere tutto più speciale; Christian sempre pronto, come il miglior soldato, mai un dubbio, presente e vigile anche mentre dormiva, perché avere sangue bianco-verde in queste occasioni aiuta. Tutti insieme ce l’abbiamo fatta. Obiettivo raggiunto.