venerdì 3 giugno 2016

UNDER 16 Eccellenza


Venerdì 20 maggio, ore 8:00. Questo l'orario della partenza, destinazione concentramento numero 5 in quel di San Severino Marche. Il viaggio in pulmino è sempre un bel momento, perché si condividono tante risate, soprattutto quando Palu ci abbassa il volume della musica o Morry fulmina con uno sguardo da vero bad boy chiunque osi tagliargli la strada.

Dopo 3 ore di marcia arriva la tanto agognata sosta in Autogrill dove:
-allenatori e dirigenti prendono il caffè;
-noi patatine e biscotti;
-Morry la scorta di tuc cracker per un mese;
-Silve... La settimana enigmistica.
Il cammino riprende verso la destinazione finale, sotto un tempo non così rassicurante, ma con Ivan al seguito a darci man forte.
Poi finalmente giungiamo alla locanda e come quando Harry Potter arriva a Hagwarts, non sai se essere contento o timoroso. Scopriamo poi però che il posto è molto accogliente sotto diversi punti di vista. Dopo aver sistemato le camere in modo che tutti potessero tenere i piedi dentro al letto, abbiamo pranzato e conosciuto le padrone di casa che ci avrebbero ospitato durante la tre giorni marchigiana. Due signore gentili e che ci hanno stuzzicato la risata con un accento tipico che è diventato leggenda tra noi. Tuttavia la top battuta del concentramento va al sig. Silvano Braidotti che, quando gli arrivava la sua porzione di insalata, mostrava le mani ben aperte e esclamava: "Ma non è con-DITA", facile da capire, dura da digerire.
Al primo incontro eravamo carichi e motivati, consapevoli che cominciare con una vittoria era importante e possibile. Purtroppo la nostra prova è stata inferiore a quella dei Fiorentini, una sconfitta difficile da sopportare, ma anche utile per imparare.
Il secondo giorno sapevamo che la parola chiave era "vincere", solo così potevamo tornare ad accendere il lumicino della speranza. Infatti così è stato e siamo riusciti a battere i ragazzi di Erice (Trapani) di 2. Sull'urlo finale di Petar tutti gli animali della giungla hanno preso paura, tanto che Timon e Pumba hanno chiesto alla Disney di non ambientare più il loro cartone in quel posto. Se è vero che un'interzona regala tanti momenti belli dal punto di vista sportivo, questo è stato uno di quelli.
L'ultima giornata è stata difficile soprattutto mentalmente, perché la squadra che avevamo di fronte aveva uno scudetto cucito al petto, ma vogliate o no, noi ci abbiamo creduto. Dopo essere riusciti a tener testa per due quarti, la partita è scivolata dalla loro parte e i campioni d'Italia si sono dimostrati tali.
Rimane quindi l'amaro in bocca, ma il ricordo di una bella avventura,che non è la fine, ma solo un punto di partenza su cui costruire la prossima stagione!